Helsinki, pioniera dell’education

Edoardo Montenegro condivide alcune note su una recente pubblicazione di HundrED sulla capitale finlandese.

Negli ultimi mesi ho pubblicato le mie impressioni di viaggio sul sistema culturale ed educativo finlandese, dalle biblioteche alle scuole,  e su vari eventi a cui ho avuto la fortuna di partecipare. Questa volta mi soffermerò in particolare sulla città di Helsinki e sul suo sistema scolastico, grazie a Forerunners. Improving education in Helsinki.

La città di Helsinki è infatti riconosciuta in tutto il mondo per precorrere i tempi nel campo dell’education e questo report di Noora Ruoho, Lasse Leponiemi e Ilona Taimela di HundrED lo dimostra ampiamente, descrivendo gli elementi chiave che consentono alla capitale finlandese di migliorare istruzione e apprendimento.

Soluzioni e modelli operativi a Helsinki

La pubblicazione di HundrED identifica dieci soluzioni e modelli operativi che sono peculiari dell’ambiente di Helsinki ma adatti ad essere replicati e diffusi altrove. 

  1. Apprendimento basato sui fenomeni

Gli studenti a Helsinki sono incoraggiati ad adottare un approccio poliedrico e multidisciplinare, esaminando i fenomeni attraverso la collaborazione e la ricerca personale, mentre la loro esperienza è strutturata in modo da essere interamente incentrata sul discente.

  1. Discenti come decisori

Ai discenti a Helsinki viene chiesto di dire la propria ed essere attivi nell’organizzazione delle attività e dello sviluppo scolastici. Chi offre formazione è incoraggiato per legge a coinvolgere gli studenti nei processi decisionali. La democrazia è un’esperienza concreta.

  1. Studio delle lingue 

Dal primo anno della scuola primaria, gli studenti a Helsinki scelgono una lingua straniera da studiare tra inglese, spagnolo, francese, svedese, tedesco, sami del nord, russo, estone o cinese. Altre due lingue straniere possono essere aggiunte in seguito.

  1. Asili nido e scuole locali 

A Helsinki, i bambini ricevono sostegno e servizi il più vicino possibile a casa: a scuola trovano infermieri, assistenti sociali e psicologi. Il principio di base qui è che ogni studente ha il diritto di partecipare e fare amicizie nel proprio quartiere.

  1. Esperti e tutor

Gli insegnanti a Helsinki non sono lasciati soli. Team di esperti e tutor li aiutano a implementare i migliori modelli operativi e le migliori innovazioni, oltre a sviluppare le loro competenze. La riforma scolastica è continua e la formazione degli insegnanti ben finanziata.

  1. Ambienti per lo smart learning

Per poter imparare di più ed essere al passo con l’innovazione, agli studenti a Helsinki viene garantito l’accesso a tecnologie, materiali digitali e strutture a sostegno dell’apprendimento. Allo stesso tempo, viene richiesto loro di documentare su piattaforme digitali quanto hanno appreso.

  1. Competenze imprenditoriali e professionali

A partire dal sesto anno di scuola, gli studenti hanno l’opportunità di sviluppare competenze imprenditoriali grazie a progetti congiunti tra aziende, scuole e istituzioni formative, mentre più avanti – dall’ottavo anno – lavorano per qualche settimana presso un’azienda.

  1. L’intera città come learning environment 

La città offre trasporti pubblici gratuiti a studenti e docenti nell’orario scolastico. Il lavoro e lo studio al di fuori della scuola sono resi possibili da applicazioni, strumenti e piattaforme digitali. Helsinki, città in cui la natura è dominante, è considerata un learning environment all’aperto.

  1. Design e pedagogia creativa

A Helsinki, ai discenti viene richiesto di trovare nuove soluzioni e di affrontare i problemi attraverso il design e la pedagogia creative, che vengono utilizzati in laboratori di artigianato, arte e STEAM, così come in attività di apprendimento multidisciplinare.

  1. Benessere dei discenti e servizi sanitari

Avendo un approccio olistico nei confronti degli studenti, le scuole di Helsinki si prendono cura del loro benessere e della loro crescita a livello fisico, mentale e sociale. In questo senso, gli esercizi e i pasti quotidiani sono intesi anche come prevenzione contro il bullismo e l’esclusione sociale.

Il sistema educativo finlandese

Il sistema educativo finlandese è aperto e, come mostra il report di HundrED, si basa sul principio che non ci sono vicoli ciechi. A qualsiasi età della vita, a prescindere dall’estrazione sociale o culturale, gli studenti possono spostarsi liberamente da un tipo di scuola all’altro, passando come vogliono dall’istruzione superiore alla formazione professionale. Questo ha davvero una forte implicazione, in quanto significa anche che nella società finlandese il lavoro manuale e le attività intellettuali hanno la stessa dignità.

“Dopo l’istruzione di base (7-16 anni), gli studenti possono scegliere tra istruzione superiore generica o istruzione e formazione professionale (VET), entrambe della durata di tre anni circa. È anche possibile ottenere più qualifiche di secondo livello alla volta. Si tratta della cosiddetta doppia qualifica, di cui la più diffusa è una combinazione di istruzione e formazione professionale e di istruzione superiore generica”.

Tra l’asilo e la scuola primaria, all’età di 6 anni, i bambini finlandesi frequentano un anno di scuola pre-primaria, il cui obiettivo specifico è di “promuovere le competenze sociali e l’autostima del bambino attraverso il gioco e un’atmosfera positiva”. I giochi e il tempo libero per giocare sono in effetti essenziali nell’educazione della prima infanzia, perché a ogni studente viene riconosciuto il diritto di imparare divertendosi e in maniera attiva. 

Per quanto riguarda l’istruzione obbligatoria, in Finlandia va dai 7 anni al completamento del programma formativo di base oppure termina trascorsi dieci anni, anche se di solito si completa in nove. Ciò che rende il sistema finlandese molto particolare è l’indipendenza locale: come sottolinea il report di HundrED, nel 2018 il 95% dell’istruzione di base era organizzata dalle municipalità, mentre il rimanente 5% dei soggetti erogatori ha ricevuto fondi governativi in base al numero di studenti.

I programmi nazionali stabiliscono la cornice generale e sono presi a riferimento dai docenti e dai presidi, ma integrati localmente. Gli insegnanti sono individualmente responsabili e di solito godono di un altro grado di indipendenza e autonomia. Hanno una formazione pedagogica e parecchie opportunità di continuare a studiare e di migliorare le proprie competenze lungo tutto il corso della loro carriera.

Questa profonda attenzione alla pedagogia è inoltre essenziale per comprendere ciò che rende le scuole di Helsinki così efficaci e all’avanguardia: “La strategia della città di Helsinki ha individuato diverse aree di sviluppo dell’apprendimento e della preparazione. Tale strategia si concentra su opportunità di apprendimento pedagogicamente versatili, garantite attraverso uno sviluppo continuo della pedagogia, degli ambienti e dei processi di apprendimento e delle competenze. Questo assicura che l’istruzione in Finlandia sia moderna e versatile, utilizzi gli strumenti digitali e risponda alle necessità professionali future. La pedagogia enfatizza i punti di forza del discente”. 

Volendo riassumere ciò che rende le scuole di Helsinki un punto di riferimento mondiale, dovremmo probabilmente concludere che ciò sia il risultato di tre fattori: 1) una chiara strategia politica di lungo periodo che si concentra sull’istruzione come fattore chiave di crescita e benessere, tanto a livello nazionale che locale; 2) un’efficace combinazione di programmi nazionali e integrazioni locali, con insegnanti che vantano una solida preparazione pedagogica; 3) un approccio innovativo e imprenditoriale al ruolo della scuola nella società, che prepara i ragazzi a un futuro migliore anziché celebrare il passato in sé. Inutile dire che il report di HundrED evidenzia elementi che dovrebbero diventare punti di riferimento essenziali per governi e politici in tutta Europa e nel mondo.

Edoardo Montenegro co-fondatore di Betwyll e ambasciatore HundrED per l’Italia

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