La professoressa Bianca Iaccarino insegna Lettere al Liceo G.B. Vico di Napoli. Ecco come sta lavorando con i suoi studenti sulle Novelle per un anno di Luigi Pirandello.
Il social reading come pratica quotidiana
Ho aderito al progetto Pearson-Betwyll con profondo convincimento perché la lettura e la scrittura digitale sono una pratica didattica abituale e consolidata nelle classi di liceo classico 2.0 in cui insegno. Il social reading, la community di Betwyll e il metodo TwLetteratura hanno attirato la mia attenzione fin dal primo post che vidi (guarda caso su Facebook, un social). Invitava a iscrivere le classi al progetto di lettura de Il fu Mattia Pascal (#MattiaTw, ancora Pirandello! ). Avremmo letto il libro secondo un calendario di lettura condiviso per poi commentarlo, all’epoca, su Twitter.
Da allora ho sperimentato e testato il social reading e i suoi effetti. Ho introdotto Betwyll (una app davvero funzionale all’attività) e i suoi twyll nella pratica didattica quotidiana. Ho osservato i miei studenti leggere, twittare e twyllare prendendo via via confidenza con questo nuovo metodo. Li ho visti impegnarsi nella scelta di un lessico che consentisse loro di esprimersi con più precisione nell’elaborazione di commenti “misurati”, imparando anche a usare in maniera sempre più consapevole e corretta lo strumento tecnologico.
Nell’arco di un biennio hanno imparato a destreggiarsi e a servirsi di Betwyll con consumata “perizia”. Ad esempio, sono stati loro ad accorgersi per primi che sulla app erano stati caricati I Promessi Sposi e mi hanno proposto di leggerli e commentarli direttamente su Betwyll. E cosi, in questi mesi, leggeranno sia Pirandello che Manzoni, creando autonomamente un percorso didattico che li porterà all’inevitabile confronto tra i due autori. Didattica e social reading per un “classico” canone letterario.
Il lavoro sulla app e in classe
Dovendo affrontare una novella a settimana, abbiamo deciso di articolare il nostro lavoro in questo modo: leggiamo e commentiamo in autonomia a casa sulla app e il venerdì facciamo il punto della situazione in classe. Chi, per qualunque motivo un giorno non riesce a leggere, recupera il giorno dopo. Seguo quotidianamente i miei studenti nella lettura in app ed essi seguono me. Li taggo nei miei commenti così come loro taggano me e la app ce lo notifica. Se però voglio avere un quadro completo di chi ha twyllato che cosa o di quanti twyll ha elaborato qualcuno, basta che clicchi sul suo nome per ricavare questi dati dal suo profilo.
In questo modo ho sempre il polso della situazione. In classe, il dibattito del venerdì approfondisce aspetti e tematiche del pensiero di Pirandello su cui gli studenti si confrontano. Si commentano anche le interazioni con gli altri componenti della community e in particolare con i vari @pirandello, @chiarchiaro, @dandrea… Interagire con i personaggi è in assoluto la cosa che i miei studenti preferiscono (e, a dire il vero, anch’io).
La valutazione
Per questo progetto ho già programmato con gli studenti una verifica scritta al termine dell’attività. Saranno impegnati in una prova di analisi di testo letterario incentrata su una novella di Pirandello. Potrebbe essere una novella già letta o forse una non nota: valuterò in itinere il da farsi. La valutazione di tale prova costituirà voto di compito in classe. Già in occasione di precedenti letture (come Mandami tanta vita), avevo valutato l’attività di lettura e scrittura digitale. Il voto è stato trascritto sul Registro Elettronico e debitamente motivato (aver twyllato secondo le consegne, non averlo fatto del tutto o in maniera scarsamente rilevante).
Bianca Iaccarino
insegnante
Insegno Italiano latino e greco al liceo classico G.B. Vico di Napoli. E amo farlo, così come amo stare con i ragazzi. Sono napoletana “verace”, creativa e fantasiosa, autrice di testi scolastici per l’italiano. Mi piace innovare e sperimentare nel lavoro come… in cucina. E ad accompagnarmi nella vita…un marito speciale, due figli grandi e un cane boxer cucciolone.