Progetto Pearson-Betwyll: l’esperienza di Claudia Crescente.

progetto pearson-betwyll
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La professoressa Claudia Crescente insegna Lettere al Liceo Rodolico di Firenze. Ecco come sta lavorando con i suoi studenti sulle Novelle per un anno di Luigi Pirandello.

Promuovere la lettura insieme a un uso consapevole del digitale

Ho aderito al progetto Pearson-Betwyll con grande entusiasmo. Quest’anno infatti ho una prima nel liceo scientifico dove insegno ormai da diversi anni. È una classe dell’indirizzo di scienze applicate. Sono ragazzi molto vivaci, curiosi nei confronti di tutto ciò che è nuovo e “tecnologico”. Tuttavia, pochi, veramente pochi di loro leggono abitualmente. Il contesto ideale, mi sono detta, per tentare questo esperimento: avvicinarli alla lettura di un grandissimo della letteratura attraverso uno strumento che conoscono fin troppo bene, lo smartphone.

Tra l’altro mi ero accorta che questi nativi digitali, velocissimi a pubblicare Instagram Stories, si trovano spesso in difficoltà se chiamati ad usare in maniera “professionale” lo strumento informatico. Ecco che allora il progetto mi veniva incontro anche in questo senso: guidare gli studenti all’uso critico e consapevole di certi strumenti che non vanno demonizzati ma usati correttamente.

Ho già partecipato ad altri progetti di social reading attraverso l’uso del metodo TwLetteratura. Il progetto con Pearson mi facilitava ulteriormente nel proporre ai ragazzi diverse attività didattiche sul testo, valutabili anche secondo modalità tradizionali.

Il lavoro sulla app e in classe

Come procediamo? Innanzitutto nelle settimane precedenti ho presentato il metodo agli studenti, facendoli esercitare sull’ultimo capitolo dei Promessi sposi disponibile su Betwyll. Perché si impratichissero senza il timore della pubblicazione, hanno lavorato su paper-twyll (griglie cartacee di 140 spazi). E intanto hanno visto come funziona l’applicazione e quali strumenti mette a disposizione.

Tutti gli studenti seguono me (sono miei follower) e si seguono tra loro (io seguo tutti). Ci atteniamo il più possibile al calendario proposto, anche per dare continuità all’attività. Devo dire che in questo mi aiuta molto il fatto che li vedo praticamente ogni giorno. Alterniamo momenti di lettura in classe, nei quali analizziamo i twyll più significativi, ad altri di lettura individuale a casa. Per la sua brevità, il genere novella si presta particolarmente agli esercizi di analisi del testo cui sono ormai avvezzi. Da inizio anno scolastico infatti lavoriamo su concetti come narratore e punto di vista, personaggi e spazio-tempo, linguaggio e pubblico.

Ho invitato i ragazzi a postare almeno tre twyll al giorno. Come prima esperienza solo twyll originali, poi anche di interazione tra loro. Il prossimo step è quello di commentare i twyll di qualche “sconosciuto” (ma su questo fanno un po’ i timidi).

La valutazione

Naturalmente l’attività sulla piattaforma viene monitorata (attraverso la vista “I miei amici” presente nell’Arena) e valutata. Chi twylla secondo le consegne riceve un’annotazione positiva, chi non twylla (o lo fa in maniera scarsamente rilevante) una negativa.

I ragazzi sanno già che al termine dell’esperienza li aspetta una verifica. Li farò lavorare in maniera tradizionale (con esercizi di analisi e approfondimento) su una delle novelle lette insieme durante il social reading. Sono convinta che l’azione combinata delle attività di lettura-riflessione-confronto-sintesi (ah, quei 140 caratteri!)-condivisione li avrà invitati ad entrare in un contatto più profondo e personale con il testo.

Claudia-Crescente

Claudia Crescente

insegnante

Sono laureata in Lettere con una specializzazione sui nuovi media. Dopo un primo impiego nell’editoria multimediale, sono stata rapita dall’insegnamento. Amo la buona letteratura e la ricerco. Ho un marito molto paziente e una bambina di cui sono pazzamente innamorata. Insegno Lettere al Liceo Scientifico Statale Niccolò Rodolico di Firenze. 

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